Sessualità Fluida: oltre i binarismi

La vita non è binaria, ma per semplificare spesso dividiamo il mondo a metà, sessualità compresa.

La fluidità è un aspetto intrinseco della sessualità

Parlando di orientamenti sessuali e delle loro sfumature, abbiamo già avuto un assaggio di come questo mondo sia molto più fluido e complesso di quel che appare.

Ma l’attrazione che proviamo per le altre persone è solo uno degli aspetti della nostra identità.

In questo breve articolo è impossibile approfondire esaustivamente l’argomento, ma l’idea è quella di dare qualche spunto per iniziare a farsi qualche domanda al riguardo.

Cos’è l’identità sessuale?

Possiamo definire l’identità sessuale come un costrutto che cerca di spiegare nel modo più esaustivo possibile come può configurarsi la sessualità di una persona, in ogni suo aspetto: orientamento, identità di genere, sesso biologico, espressione di genere, ruolo di genere.

Ma la sessualità non può fermarsi qui: ci sono ancora troppi aspetti particolari che non vengono compresi in questo elenco.

Ad esempio:

che cosa, esattamente, definisce la mia identità di genere?

Sono i miei genitali?

Oppure è quanto sono a mio agio in un determinato ruolo di genere? Oppure, semplicemente, il fatto che mi definisco in un modo e non in un altro?

E se mi piacesse più di una persona, se volessi avere più partner? E se avessi preferenze solo per un certo tipo di pratiche sessuali? E se non volessi definirmi in nessun modo e volessi solo vivere ciò che viene?

Sesso e identità di genere non sono la stessa cosa

Una delle maggiori difficoltà nel concepire la sessualità fluida è che ragioniamo in termini binari:

maschio/femmina, uomo/donna, eterosessuale/omosessuale.

Il mondo intorno a noi è costruito in modo binario e aleggia sempre l’idea che questa dicotomia sia sacra e che sia naturale schierarsi da una parte o dall’altra, e aderire a questa con comportamenti, estetica, scelte di vita.

Quando iniziamo a mettere in discussione queste credenze, ecco che si può davvero concepire e accogliere la profonda diversità che ognuno di noi porta dentro.

Ad esempio, il sesso che ci viene assegnato alla nascita sulla base dei genitali non è detto che corrisponderà all’identità di genere che sentiremo di avere da adulti. Ovvero: se ci assegnano il sesso di maschio alla nascita, non è detto che da adulti ci identificheremo come uomini.

Allo stesso modo, le persone che ci piaceranno per come appaiono non è detto che avranno il sesso e/o il genere che ci saremmo aspettati.

Ovvero: se mi piace una ragazza e poi scopro che è una ragazza transgender, ovvero assegnata maschio alla nascita, sarebbe strano se smettesse di piacermi solo perchè ha un’identità di genere inaspettata rispetto a quella che presupponevo in base all’estetica!

Modelli per spiegare la sessualità umana

Nell’ultimo secolo ci sono stati diversi studi che hanno cercato di trovare dei modi per spiegare la fluidità sessuale: dal pioneristico modello di Kinsey, alla griglia di Klein, fino all’idea del Genderbread Person di Sam Killermann. Il problema di questi modelli è che si portano dietro un po’ di incompletezza nell’espressione di questa fluidità intrinseca della sessualità. Tabelle, schemi e continuum tra due poli opposti sono semplificazioni utili per iniziare a ragionare al riguardo, ma non esaustivi.

Uno dei modelli più recenti e innovativi è quello di Sari van Anders, che ha sviluppato la Teoria delle Configurazioni Sessuali (TCS), la quale invita ad un’indagine sulla propria sessualità pensandola proprio come la costruzione di una mappa personale.

Se poteste creare la vostra isola perfetta, un’isola in grado di rappresentare tutte le vostre particolarità e sfumature, come sarebbe?

Ad esempio:

Il sesso che fate con voi stessi è uguale a quello che fate con il partner o con i partner? Perché no? Perchè sì?

Erotismo e affettività coincidono o possono essere separati?

La vostra attrazione sessuale verso un genere (o più generi, o nessun genere) e la vostra libido vanno di pari passo o hanno livelli diversi?

Le vostre fantasie sessuali sono cambiate nel tempo? Le avete attuate? Avete cambiato idea sull’attuarle?

Le attuereste prevalentemente con persone che conoscete o preferireste farlo con perfette sconosciute?

Questi sono solo alcuni esempi di domande possibili per andare oltre le concezioni normate con cui siamo abituati a ragionare.

Fluidità sessuale significa meno norme, e più libertà

In questo momento storico ci sono alcune di queste norme che stanno venendo infrante soprattutto a partire dall’estetica, per cui è sempre più facile vedere espressioni di genere fluide, dove aspetti considerati culturalmente maschili o femminili vengono messi in discussione attraverso il vestiario, gli accessori, il trucco. Quello che è importante ricordare è che non si tratta semplicemente di “moda”, ma è una presa di posizione molto più estesa, in un’ottica di rivendicazione oltre i ruoli di genere e gli standard sociali, per poter essere liberi e libere di esprimersi, sperimentare, esplorare ma soprattutto essere, senza sentirsi sbagliati.

E quindi… fluidità sia!

 

Articolo a cura di Dania Piras - Esperta in Sessualità Tipica e Atipica

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